Terra del Primitivo di Manduria, alle porte di un selvaggio Salento: quella delle lunghe estati e del calore che attraversa le vigne, del vento fresco che soffia la notte tra le campagne.
Mani rosse di contadini per la terra bruciata dal sole allo zenit, da tramonti di fuoco, quando, durante la vendemmia, ripetono l’antico miracolo.
Luna rossa che rischiara le notti di lavoro e colora i vigneti.
NOTTE ROSSA rende omaggio a tutto questo, per raccontare un territorio unico e il lavoro di una comunità.
I vigneti NOTTE ROSSA vengono identificati negli agri più vocati della penisola salentina, diversi ettari vitati a uve autoctone destinati alla produzione di un’assortita gamma di grandi vini.
Dalle aree collinari e tendenzialmente argillose del nord tarantino, alto Salento, a circa 150 metri sul livello del mare, provengono le uve bianche, dalle grandi potenzialità e dai risultati sorprendentemente moderni in profumi, finezza ed equilibrio.
Per i rossi iconici, come Primitivo e Negroamaro, la scelta ricade su appezzamenti negli agri dislocati più a sud, aree di terra rossa, di calcare e di sabbia, dove le vecchie piante ad alberello convivono da decenni con gli arbusti della macchia mediterranea, accarezzate dalle sapide brezze che soffiano dal mar Ionio. Una spiccata mineralità naturale che dona struttura agli imponenti rossi da meditazione e freschezza ai delicati e versatili rosati, seducente declinazione dei grandi autoctoni a bacca rossa.